Ebbene sì, fra gli strumenti utili per il lancio di un sito c’è pure il contenitore di immagini sul web per eccellenza. Sai “maneggiarlo”? Ti diamo qualche dritta.
Fra i tanti veicoli che puoi utilizzare per far conoscere il tuo sito c’è YouTube. Magari non è la prima idea che ti viene in mente, ma la “scatola dei video” dalla capienza sconfinata rappresenta un efficace aiuto per diffondere notizie sulla tua attività.
A patto – ormai lo sappiamo bene e vale anche qui – che i tuoi filmati promozionali ricevano un adeguato numero di visite, altrimenti la pubblicità è solo teorica. Proviamo qui di seguito a fornirti alcune concrete indicazioni per ottenere un aumento di iscrizioni su YouTube, argomento che Webinabox.it conosce abbastanza bene. E in questo caso il punto focale, lo anticipiamo, è la descrizione del contenuto che inserisci.
Perché descrivere?
È un elementare servizio per l’utente che vuole saperne di più sui tuoi prodotti e decide di avviare il video, verrebbe da rispondere. Ed è vero.
Però la descrizione è fondamentale anche e soprattutto per farsi riconoscere dall’algoritmo del motore di ricerca (nel qual caso parliamo pure di YT), che propone all’internauta potenzialmente interessato a ciò di cui ti occupi un bel link, possibilmente in cima (o da quelle parti) ai risultati.
L’ottimizzazione al principio
Le prime tre righe appaiono sotto all’icona del video, come già sai. Per captare l’attenzione del “navigante” e indurlo a “srotolare” l’intero testo è necessario che già fra le prime dieci parole ci siano quelle in un certo modo più pregnanti, che rimandano immediatamente e senza ambiguità al settore di tua competenza.
Ma non si vive di sole parole-chiave (in senso stretto): puoi esordire perfino con il link al tuo website, se ti interessano anzitutto le visite o se il tuo scopo diretto è trovare acquirenti o accrescere il numero d’iscritti (campo social compreso).
Niente keywords, allora?
Macché, quelle ci vogliono sempre! Quando spieghi cosa c’è nel video, devi inserire le parole chiave – già anticipate in titolo e tags – con una certa spontaneità. Evita gli elenchi di termini sensibili, YouTube li proibisce e sono motivo sufficiente per la rimozione di un video.
Collegamenti e call-to-action
Abbiamo già detto che per conseguire un ragionevole aumento di iscrizioni su YouTube (attraverso un semplice e visibile clic) il link al tuo sito – e a relativi “carrelli” per gli acquisti – è una buona strada da percorrere (e se disponi di un numero di telefono, aggiungilo), oltre naturalmente all’invito esplicito, concernente magari ulteriori visioni, forum o qualche playlist (“http://” è il “prefisso obbligatorio, non c’è bisogno di dirlo).
Tuttavia è lecito concatenare al primo altri video di sicuro interesse e riguardanti lo stesso tema, nonché inserire richiami ai social networks per irrobustire le fila dei fans. Non trascurare, inoltre, eventuali contributi inseriti dagli sponsor o dai sostenitori più fedeli.
Vuoi usare uno slogan?
Puoi farlo. Anzi è un valido mezzo per creare un’identità precisa, subito riconducibile al tuo canale, che tra l’altro, se impieghi delle keywords efficaci e non tralasci di sottolineare le caratteristiche principali del tuo canale, occorre pure a farti svettare su Google e simili.
Decidi la cadenza
Pubblicare video non deve solo solleticare la curiosità del cliente, bisogna anche che quest’ultimo si affezioni. Dunque, il video può diventare un appuntamento periodico, settimanale per esempio. L’importante è che lo spettatore sappia quando troverà in rete la successiva “puntata”. Comunicaglielo (per dire: “A venerdì prossimo!”).
Questione di “format”
Benché ci stiamo addentrando fra i vantaggi arrecati da uno strumento che lascia libero spazio alla creatività, non dimenticare che stai puntando a una sorta di “serialità”. Ci vuole perciò una discreta uniformità fra i testi descrittivi che sforni volta per volta. Nemmeno a specificarlo, questo serve pure per l’indicizzazione…
Una suddivisione non guasta
Non di rado si approda su YouTube per assistere a una determinata scena contenuta in un video. Se dividi a priori il tuo filmato in sezioni e assegni a ognuna dei titoli (come si fa per le tracce di un cd o di un dvd), lo spettatore sceglierà – se vuole – di saltare subito al punto che preferisce.
È un’operazione più semplice di quanto non si pensi, realizzabile grazie alla parte dedicata al minutaggio. In effetti, con le impostazioni predefinite si può fare anche di più! In altre parole, alcune porzioni di testo possono essere mantenute automaticamente in ciascuna descrizione, alla quale si sommeranno solo i dettagli riguardanti ogni singolo video.
Usui già YouTube?