I 3 principali errori da non compiere nelle riprese

Chi intraprende per la prima volta un percorso da videomaker può ritrovarsi facilmente disorientato nel toccare con la propria cinepresa un mondo tanto affascinante quanto complicato: svolgere riprese non è molto semplice specialmente se non si conoscono quelle che sono le regole di base e gli errori più frequenti che si commettono. In questo articolo verranno analizzati quelli che sono gli errori più comuni che si commettono durante le riprese e come risolverli.

Errore 1 – Movimenti di macchina

Uno degli errori più frequenti commessi soprattutto da chi approccia alle riprese non avendo, giustamente, esperienza è quello di girare tutto a mano libera. Bisogna specificare: la scelta di girare delle scene in particolare è totalmente consono, specialmente se l'effetto desiderato è quello di comunicare frenesia compiendo riprese in velocità, tuttavia se l'intera produzione risulterà girata a mano libera, ne conseguirà una pellicola mal stabilizzata. Se inoltre l'idea è quella di effettuare dei movimenti di macchina, bisogna ricordare come questi non siano dati al caso bensì hanno un significato ben preciso, ad esempio:

  • Le carrellate: qualora si voglia creare un effetto di entrata ed uscita da un ambiente all'altro, bisogna munirsi di uno slider, ovvero un carrello su cui far viaggiare la videocamera.
  • Pan e tilt: uno degli effetti più utilizzati ed anche più affascinanti del cinema sono le panoramiche, chiamate in gergo pan e tilt. Le si ottengono attraverso l'uso di un treppiede e l'effetto che si ottiene è quello di svelare un ambiente quando poco prima se ne stava riprendendo un altro. Un passaggio del testimone dall'ambiente A all'ambiente B, mentre la camera rimane ferma sul treppiede.

Quindi, un modo per risolvere questo errore, sta nell'acquistare un treppiede, ovvero un supporto su cui stabilizzare la propria videocamera, o meglio ancora, un gimbal, ovvero un accessorio che permette la stabilizzazione giroscopica della propria cinepresa.

Errore 2 – Composizione mal curata

La composizione di una pellicola è uno dei fattori più importanti di un film, malgrado si possa pensare il contrario. Ogni film che si rispetti ha bisogno di una fotografia di qualità e riprendere scene in cui dettagli come la regola dei terzi o la regola del decentrarsi non sono curate, possono risultare davvero pessime. In linea generale, la composizione è assimilabile ad una scienza ma non la si può definire statica, infatti per comprendere al meglio bisogna sperimentare il più possibile, tenendo conto che una composizione di qualità quasi certamente ha alla base dei rapporti geometrici interessanti.

Errore 3 – Com'è illuminata la scena?

Nel sito è presente un articolo circa quali sono le migliori videocamere per il cinema e nella descrizione per ogni macchina vi era un approfondimento riguardante il sensore utilizzato proprio perché il compito di quest'ultimo è di catturare la luce.

È quindi importante avere un sensore di qualità che catturi al meglio la luce in scena ma cosa succede se la luce non è di qualità, o meglio, è impostata male? Uno dei primi metodi per risolvere cattive luci sceniche può essere quello dell'impostare nella camera una temperatura colore, al fine di non far dominare un colore rispetto ad un altro.

Bisognerà quindi procedere a bilanciare i colori mediante i gradi Kelvin: lo si fa bilanciando il bianco, rendendolo quindi neutro. Bisogna inoltre ricordare che è sconsigliato riprendere nelle ore centrali della giornata poiché, essendo alto il sole, la luce è troppo forte. Se invece si riprende al chiuso e l'illuminazione è debole, l'ausilio di un faretto a LED può aiutare, ricordando di non settarlo alla massima potenza, magari aiutandosi con un softbox.