Napoli, come del resto tutte le grandi città, può rivelarsi molto problematica quando si tratta di organizzare un trasloco. Non solo per quanto riguarda le difficoltà di carattere organizzativa che possono presentarsi ad esempio nel centro storico, ma anche per quanto riguarda i permessi che si rendono necessari per poter operare i trasferimenti senza incappare in disguidi tali da poter ritardare non poco lo stesso.
A volte nella fretta di preparare e imballare le proprie cose ci si dimentica delle incombenze burocratiche, tanto da dover attivarsi all’ultimo minuto per poter porre rimedio ad una situazione che rischi di sfuggire al proprio controllo. Proprio per questo motivo, prima di iniziare a pensare a mobili e oggetti, sarebbe il caso di provvedere alla parte burocratica legata ai traslochi effettuati nell’area di Napoli, ovvero ai permessi necessari.
Il primo passo: l’occupazione di suolo pubblico
Una volta ufficializzata la data del trasloco, concordandola con la ditta incaricata, il primo problema di carattere burocratico che si pone è quello relativo all’occupazione di suolo pubblico, assolutamente indispensabile al fine di poter caricare e scaricare la merce da trasportare senza doversi ritrovare di fronte problemi.
Occorre infatti ricordare che i lavori in questione possono comportare molte ore di impegno, per agevolare le quali occorre fare in modo che i facchini possano muoversi in assoluta libertà e senza arrecare disturbo ad altri soggetti coinvolti. Va ricordato soprattutto come il permesso di poter occupare il suolo pubblico si rende obbligatorio per tutti i traslochi a Napoli che presuppongono la presenza di furgoni, montacarichi o autoscale, ovvero i mezzi che per la loro particolare natura hanno l’esigenza di occupare una porzione più o meno estesa di esso.
Naturalmente per poter ottenere il permesso dagli uffici comunali preposti è necessario pagare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, oltre a inoltrare la relativa domanda alla polizia locale, in cui il richiedente deve specificare non solo il tempo occorrente, ma anche il numero di metri quadrati che si prevede di occupare.
Per non incappare in ritardi, ricordiamo come una pratica per l’occupazione di suolo pubblico possa richiedere un arco temporale intorno alle quattro settimane per poter andare a buon fine, una tempistica che consiglia senz’altro di muoversi con largo anticipo al fine di stroncare ogni possibile problema.
Attenzione ai permessi condominiali
Una volta provveduto al permesso per l’occupazione di suolo pubblico, il capitolo dei traslochi a Napoli e dei permessi necessari non può che riguardare quelli condominiali. In alcuni casi, infatti, il trasporto dei mobili e degli altri oggetti dalla vecchia alla nuova abitazione obbliga ad usufruire di scale ed ascensori, una necessità tale da poter infine arrecare una notevole dose di disturbo agli altri condomini.
Il modo migliore di non destare polemiche e partire con il piede giusto nei rapporti con il vicinato consiste proprio nel richiedere un permesso verbale all’amministratore di condominio facendo leva sulla possibilità di utilizzare gli spazi comuni, a patto che il regolamento condominiale non preveda divieti in tal senso. In tal modo gli incaricati della ditta potranno parcheggiare il mezzo di trasporto all’interno dello spazio condominiale ricavandosi l’opportunità di caricare e scaricare più facilmente la merce loro affidata.
Traslochi a Napoli: è la ditta ad incaricarsi di ottenere i permessi
Come succede nel resto della penisola, anche nel caso dei traslochi a Napoli è la ditta incaricata ad occuparsi del rilascio dei permessi, a partire dall’occupazione di suolo pubblico. Si tratta in effetti di uno dei servizi solitamente forniti da tutte le imprese abilitate, le quali proprio al fine di agevolare il tutto hanno un contatto diretto con gli uffici preposti. Si può invece procedere in autonomia al fine di ottenere i permessi condominiali, proprio in considerazione del canale normalmente in atto tra condomini e amministratori.