Lo schema di commercio forse più antico è il baratto, una cosa in cambio di un'altra cosa, senza passaggio di denaro. Tutti da bambini abbiamo avuto una bancarella durante le vacanze estive, sulla quale posizionavamo vecchie copie di Topolino, piccoli giochi, conchiglie e sassi dalla forma particolare, da scambiare con i nostri amichetti.
Il cambio merce pubblicitario, o advertising bartering, si basa proprio su questo meccanismo. In sostanza, un'azienda che ha bisogno di acquistare spazi pubblicitari, può pagarli con le merci o i servizi prodotti anziché in denaro, evitando così di intaccare le proprie riserve finanziarie. Inoltre, adottando questo sistema l'azienda produttrice può facilmente riallocare le eccedenze di magazzino derivate dalla sovrapproduzione di merci.
Per tutti questi motivi e tanto più oggi, in tempi di crisi finanziaria e di scarsa liquidità, il cambio merce pubblicitario è una risorsa importante, entrata di pieno diritto nel processo di pianificazione pubblicitaria e di marketing di oltre 450.000 aziende.
Sono evidenti quindi i vantaggi di cui gode l'azienda produttrice. Il cambio merce pubblicitario presenta però alcuni problemi, legati alle merci e ai servizi oggetto dello scambio, i quali sono valutati ad un prezzo che è di certo notevolmente inferiore al prezzo di mercato. Non potranno perciò essere reimmessi sul mercato basandosi su questo stesso prezzo, per evitare fenomeni di concorrenza sleale.
Per questo motivo, i beni e i servizi oggetto dell'advertising bartering, sono generalmente venduti attraverso circuiti commerciali ad accesso riservato ai soli soci tesserati, che potranno acquistare con forti sconti sul prezzo corrente di listino, che a volte sfiorano anche il 70% in periodi lontani dai saldi di fine stagione. E' importante sottolineare che gli acquirenti non incontrano limiti nei loro acquisti, né per quanto riguarda le quantità acquistate, né per quanto riguarda l'importo.
Il tesseramento non è ovviamente aperto a tutti, ma è riservato in genere al personale di aziende di marketing e pubblicità, oppure delle stesse aziende produttrici.
Un ulteriore vantaggio per chi acquista è che l'elenco dei beni e dei servizi che possono essere scambiati in questo modo è praticamente illimitato e, soprattutto, si tratta sempre di merci di stagione, prodotti nuovi e di prima qualità. Si va dall'elettronica ai viaggi, dai prodotti alimentari agli abbonamenti in palestre e spa, dall'abbigliamento ai gioielli.
Tutto ciò viene proposto in vere e proprie catene di negozi fisici, con sede nelle grandi città, e aperte appunto ai soli soci tesserati. I negozi, detti ADV Store, in genere presentano le vetrine oscurate, per salvaguardare la privacy dei clienti ed evitare ricadute sull'immagine dell'azienda cliente, salvaguardandole dal fenomento della concorrenza sleale, e ad essi si accede mediante la presentazione di una tessera nominativa o di un badge magnetico. Il web permette poi un ulteriore vantaggio, perché le merci possono essere rivendute anche attraverso negozi on-line, che consentono l'acquisto anche a chi vive in zone più decentrate.
Questo meccanismo di scambio, in sé piuttosto trasparente, può declinarsi anche in numerose altre sfumature. Ad esempio, aziende produttrici di beni di consumo o anche beni alimentari potranno fornire le loro merci agli organizzatori di concorsi e quiz a premi in cambio di spazi pubblicitari. I ristoratori potranno mettere a disposizione i loro locali per la realizzazione di eventi di particolare impatto e venire così a contatto con nuovi potenziali clienti. Allo stesso modo, uno stilista potrà vestire una famosa star o una sofisticata gioielleria "prestare" i propri gioielli per una serata di gala per godere del ritorno pubblicitario.
Il cambio merce pubblicitario è in definitiva lo strumento perfetto, un meccanismo nel quale tutti guadagnano e nessuno rimette nulla: l'azienda produttrice acquista spazi pubblicitari, non intacca la propria liquidità e può vendere le proprie eccedenze di magazzino; chi pubblicizza il prodotto vende le merci e i servizi oggetto dello scambio; gli acquirenti finali godono dell'acquisto di beni e servizi di prima scelta ad un prezzo fortemente scontato.