Nello studio, in fin dei conti, sono i risultati che contano.
Parlando con diversi studenti, ci si potrà accorgere che ognuno di essi ha le proprie tecniche di studio, i propri orari e le proprie abitudini alle quali difficilmente intende rinunciare.
C’è, ad esempio, chi preferisce studiare la notte, quando i rumori della città o il caldo delle giornate estive sono meno intensi e l’atmosfera diventa ottimale per l’apprendimento.
Chi, invece, non vuol rinunciare alle proprie sette/otto ore di sonno notturne e preferisce dunque sfruttare la giornata nella sua pienezza, magari intervallando la mattinata ed il pomeriggio con una buona pausa pranzo di un paio d’ore.
Oltre a tutto questo, però, da non sottovalutare è anche la location in cui studiare.
Leggere, ripetere e scrivere appunti o schemi in un luogo piuttosto che in un altro, infatti, presenta delle differenze notevoli, capaci spesso di incidere pesantemente sull’esito finale dell’apprendimento
Molti studenti ad esempio, specialmente se fuori sede, fanno fatica a studiare a casa, perché magari disturbati da un coinquilino particolarmente rumoroso o dalle abitudini malsane di qualche vicino di appartamento. Per tali ragioni, questa categoria di studenti preferisce spesso studiare direttamente all’università, specialmente in biblioteca, dove i rumori sono ridotti al minimo e la concentrazione può trarne enormi benefici.
Per coloro che, invece, non necessariamente necessitano di assoluto silenzio per apprendere e memorizzare, una soluzione allegra ed innovativa è spesso quella di andare a studiare in un parco, specialmente durante la stagione primaverile quando l’afa non risulta particolarmente pesante.
Uno dei peggiori nemici degli studenti, infatti, è proprio il caldo.
Per questo quindi, durante la stagione estiva, spesso la sofferenza per il clima afoso conduce i giovani studenti a studiare direttamente al mare, sotto l’ombrellone, magari intervallando le letture con qualche bagno rinfrescante, oppure anche al lago.
Quest’ultima soluzione, spesso, è addirittura preferita dagli studenti rispetto al mare, in quanto l’atmosfera si presenta più umida e fresca, e talvolta è anche possibile trovare dei tavolini all’ombra su cui poter comodamente appoggiare libri e quaderni.
Non è un caso, ad esempio, che moltissimi studenti affollino le zone del lago di Como durante i periodi di studio più intenso e lo ritengano una delle località più concilianti lo studio di tutta la città.
Del resto, negli ultimi anni, è notevolmente aumentato il numero di studenti che decide di frequentare l’università a Como, stante la qualità dell’insegnamento e la non eccessiva grandezza della città, e la fama del lago come luogo ideale in cui studiare e amuleto per gli esami si sta rapidamente diffondendo.
D’altronde, come dicevamo all’inizio, nello studio sono i risultati che contano e se ad essi può contribuire anche un pizzico di scaramanzia, gli studenti di certo non si lasciano sfuggire tale occasione.